Itinerari for cuozzis

L’associazione Art for cuozzis organizza visite guidate che, articolate in percorsi tematici differenti, hanno un unico denominatore comune: riattivare la memoria più profonda e ancestrale dello spettatore affinché da uno sguardo sul passato possano emergere risposte sul presente.
Proust la definiva “memoria involontaria”, noi la definiamo uno sguardo prostatico.

Tra i percorsi attivi al momento si segnalano:

Dint’ ‘o core ‘e Napule | visita cardioarticolata  Partendo dal cuore di Napoli ne attraverseremo le diverse articolazioni facendo tappa nei luoghi di maggior rilevanza artistica ed archeologica seguendo un filo conduttore che ci porterà dal Duomo di San Gennaro alle omonime catacombe.
Saliremo e scenderemo, attraversando i molteplici piani di una città che della duplicità ha fatto il suo segno distintivo.
Luci e ombre, acqua e fuoco, attraverseremo i vari livelli che animano una città unica al mondo.

Il ciclo ‘ A mamma è sempe ‘a mamma, tre visite dedicate alla scoperta dei culti femminili alla base del sentire di ogni civiltà, quelli dedicati alla Grande Madre.  Dispensatrice di vita, simbolo dell’energia dell’universo ed espressione della terra che si rinnova, la sua iconografia è nata con l’osservazione e la venerazione delle leggi della natura. Viaggeremo nell’utero del tempo (e al di là del tempo) alla scoperta del misterioso universo simbolico femminile e delle sue espressioni cultuali e culturali più significative che ancora persistono sotto i nostri occhi.

Partiremo da Napoli, città femmena per eccellenza, dov’è possibile ancora oggi seguire le tracce di quegli antichi culti femminili, in primis quello di Partenope, nume tutelare legato alle origini della città. Rifacendoci allora al pensiero di Mircea Eliade per cui in tutte le culture sussiste il concetto di una rigenerazione periodica della vita, finanche ad un livello cosmologico che presuppone la ripetizione dell’evento cosmogonico, vedremo come nell’adorazione della costellazione della Vergine sia possibile ripercorrere le tappe della fondazione della città. E poiché chi cerca l’origine si imbatte inevitabilmente nella morte il punto di partenza sarà quella che generalmente viene considerata la tomba di Partenope, la chiesa di San Giovanni Maggiore che conserva una lapide millenaria che a detta di Pontano e di Celano ne certificherebbe l’esatta collocazione.

Matres ‘n’ criatures
La  tappa avrà come protagoniste le “madri chiatte” del Museo Campano che conserva la più importante collezione mondiale di sculture votive in tufo rappresentanti queste belle femminone con i criaturi in braccio, espressione di un’esperienza archetipa che lega madre e figlio in un uruboro tutto materno. Nelle Madri di Capua osserveremo quindi la funzione simbolica del corpo della donna che in qualità di contenitore di nutrimento e sostentamento, è un corpo divino in quanto incarnazione del mistero della vita, di ogni principio. Fondamentalmente da là veniamo tutti quanti, ce sta poco da fà.

Iside, ‘na maronna ‘e strega
Nella tradizione popolare «il reame notturno apparteneva ai folletti e alle streghe che scivolavano silenziose, sotto forma di uccellacci, a succhiare il sangue dei bambini» come osserva Piero Camporesi. C’è però un posto in particolare dove le streghe, o meglio le janare, se la comandano: Benevento dove s’accucchiano sotto un albero di noci e tra festini e pariamienti vari.

Pochi sanno però che la città sannitica conserva uno straordinario repertorio di oggetti votivi legati al culto di Iside. Ma che c’azzecca ‘na divinità egiziana cu Beneviento? Comme c’è arrivata fino a llà? Lo scopriremo visitando il Museo Arcos, una piccola realtà museale che meriterebbe molta più visibilità di quanta ne ha.

C’era una volta il Regno di Napoli e le tarantelle tra Angioini e Aragonesi
Le vicende storiche che hanno visto alternarsi sul trono di Napoli le due dinastie regnanti trovano voce nei monumenti anche se quello che è rimasto della cultura angioina sta annascuso. Ma noi lo scopriremo! Gli Aragonesi invece hanno portato ‘o rinascimento a Napule e insieme andremo a vedere tutte le cose belle rinate sulla spinta di questa massiccia ondata culturale.

L’associazione Art for cuozzis è a disposizione per la definizione di visite appositamente pensate, accussì comm’a vulite accussì ‘a facimmo.
Per partecipare alle visite è necessario essere socio.
Nun t’appaurà, basta poco!
Compila il modulo e levati il pensiero.
Il ricavato è destinato al supporto dei progetti promossi dall’associazione.